Voi non sapete
cos’è l’amore.
Voi non sapete
cos’è l’amore fino al giorno in cui siete tornati a casa, l’avete trovata sul
divano, troppo stanca anche solo per camminare, e l’avete accarezzata senza che
ci fosse più speranza.
Voi non sapete cos’è l’amore se non avete cercato il suo sguardo, ma era girata
dal lato sbagliato e non avete voluto disturbare quei pochi secondi in cui
sembrava rilassarsi, accontentandovi di farvi seguire con la coda degli occhi.
Se non avete
tenuto le vostre mani, stanche del lavoro, sulla sua vita, sempre più piccola,
sempre più miserabile, sempre più sofferente, senza che lei non dicesse mai
nulla.
Voi non sapete
cos’è l’amore se ogni volta che avete pensato lei avete cominciato a sentire le
lacrime risalire e vi siete sforzati di trattenervi, respiri calmi, immagini
felici, autoconvincimento sull’ineluttabilità del dolore e della morte, e per
circa 35 secondi ha funzionato, ma poi d’un tratta tutto ha ceduto e vi siete
ritrovati incapaci di controllare alcunché.
Voi non sapete cos’è
l’amore se non avete dovuto metterla su un tavolo, il vostro tavolo, distesa e
l’avete guardata, sapendo che sarebbe finita a breve, che lei avrebbe smesso di
soffrire nel secondo in cui per voi sarebbe iniziato il baratro.
Voi non sapete
cos’è l’amore se non la immaginate felice che corre in un parco bene tenuto,
pieno di suoi amici calmi ed affettuosi, mentre voi siete al buio a letto, a
cercare di scacciare via un ricordo di felicità quando è l’unica cosa che
potrebbe aiutarvi.
Non lo sapete se
non le avete coperto gli occhi per non farle vedere quel ridicolo e blasfemo
ago, il ferro che è solo morte e distruzione, e l’avete tenuta con voi mentre
si addormentava, dicendole solo di stare calma, che a breve sarebbe finito tutto.
Sarebbe finito il
dolore per lei, avrebbe iniziato il vostro.
Voi non sapete
cos’è l’amore finché non avete visto il suo angolo vuoto, finché non vi siete
alzati alle 4 di notte e l’avete cercata per darle una carezza e non avete
trovato nulla. La natura odia il vuoto, e voi non sapete cos’è l’amore se non
avete cominciato ad odiarlo a vostra volta.
Voi non sapete
cos’è l’amore se non avete passato ora, giornate, settimane, anni, in cui tutta
la vostra serenità dipendeva solo dal quel muso.
Voi non lo sapete
perché non avete preso la sua coperta rossa, sporca e che sapeva di lei, e l’idea
di lavarla, di coprire con essenze neutre il suo odore, era in quel momento la
decisione più importante da affrontare.
Voi non lo sapete
finché al mattino, vi ritrovate questi 10 minuti in più, non dovete più uscire
con lei, e sono 10 minuti indegni di essere vissuti.
Voi non sapete
cos’è l’amore e io non avrei mai voluto saperlo.
No.
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