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mercoledì 16 marzo 2016

Ritorno nelle terre dimenticate. -2



Dopo qualche mattina avevano iniziato a farci caso. In attesa della S1 o S2, a lato della banchina, c'era questa coppia (no, quella della foto che ho messo), che si abbracciava, probabilmente prima di lasciarsi per la giornata. O forse stavano insieme a Monaco per poco tempo: lui a breve sarebbe dovuto partire per un altro paese*, quindi ogni attimo insieme era importante, non c'era tempo per la routine. O forse erano solo amanti, prigionieri di altre esistenze, di altre coppie, di vite che non erano la loro, e quindi era inaccettabile dovessero separarsi.

Li vedevo sempre lì, verso le 8:37, probabilmente ad ogni treno che arrivava si dicevano Ok prendo il prossimo rimandando così il momento dell'abbandono e della solitudine. I primi minuti ancora un po' adrenalitici e pieni di sentimento sarebbero stati facili, poi man mano che la ubahn avesse raggiunto le stazioni più lontana e avessero poi preso la sbahn tutto sarebbe diventato improvvisamente nero, senza speranza, una malattia terminale che non si accontenta di aspettare placida il giorno del giudizio, ma avanza, senza sosta, incurante del dolore.

Lei lo guardava come lui fosse l'unico che l'avesse mai capita (quasi come se tutte le volte che fosse andata a letto con un altro**  fosse stata una finzione, persino quelle in cui si era divertita), a volte restavano 5 secondi così, fissi, senza dire o fare o nulla. Come se sapessero ogni azione fosse totalmente inutile, perché a breve ci sarebbe stato un assurdo bombardamento che avrebbe spazzato via l'intera stazione e mezza città: a che pro dannarsi tanti?

Poi probabilmente all'ennesima metropolitana lui sarebbe andato via, schiacciato dal peso di responsabilità a cui non era interessato, ma che socialmente aveva dovuto accettare.

Il giorno dopo li avrei trovati sempre lì, contro un altro muro, ma con gli stessi sguardi e gli stessi desideri. Io tra 2 giorni tornavo a casa.

-2


* Stava avanzando con la carriera e la sua azienda aveva deciso di mandarlo a fare un aggiornamento negli Stati Uniti. Ci sarebbe dovuto rimane per 9 mesi (il VISA era già pronto), potendo tornare solo una volta per una settimana. Certo erano una coppia affiatata (stavano insieme da 14 mesi), ma sarebbe stata la prima separazione così lunga. Lei capiva che lui doveva andare, ma viveva la cosa come fosse un piccolo tradimento segreto. Doveva andare, ma doveva anche stare con lei.

** Aveva avuto la sua prima esperienza sessuale a 16 anni con uno del suo liceo, di 1 anno più grande. Sul momento pensava la cosa non fosse andata male (in effetti non era stato un disastro), ma poi con gli anni aveva maturato un senso globale di insoddisfazione rispetto a quella notte e a quei fatti, come se tutto sommato si fosse prestata a ciò che l'ambiente si aspettava da lei. Come se avesse fatto qualcosa per soddisfare l'immagine che voleva avere di sé, senza però che lo volesse davvero.

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