I malumori, gli stati di nervosismo e tristezza sono sempre connessi a quello che mi ruota intorno. Stare lontano da casa in sé è già pesante, ma avrei potuto anche sopportare il tutto meglio. Poi però: devi lavorare anche per le faccende ordinarie, i signori che vivono a casa tua lasciando l'appartamento e devi gestire la nuova inquilina, la stanza che ti hanno dato qui è tipo orribile, internet va una merda, il cane sta male, gli zombie tirano fuori le braccia dalle tombe. Troppo.
Poi ieri improvvisamente ti dici che forse basterebbe una vpn. La paghi 10€ per un mese e la sera finalmente torni a rivedere cose che ti interessano. Quella serie che avevi lasciato in sospeso (Dai dai dai), torni a vedere il campionato inglese. Ranieri, l'ometto tanto bistrattato (troppo poco cool, troppo poco cafone, troppo elegante, purtroppo un po' perdente) era sempre più vicino a vincere la PL con una squadra da zona retrocessione. A Point is being made.
E se ce la stava facendo Ranieri, potevo riuscirci anche io.
La prima volta che ero venuto a Monaco non si parlava di VNP, ma già avere internet era tanto. I bisogni si muovono di pari passo al benessere materiale e alla stabilità emotiva? Mi ricordo giornate a leggere al parco, mi bastava la bicicletta e un buon libro (no, non è vero: non ero affatto sereno).
Ora la vpn dovrà arginare la smania di tornare a casa per i prossimi giorni. Per oggi sono bastati 10 euro tirati fuori da una vecchia carta credito. Vedremo domani.
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