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martedì 1 marzo 2016

Ritorno nelle terre dimenticate. -17


La mia penitenza a Monaco era di non bere mai, se non a cena fuori in compagnia. Niente birre in camera (avevo mai passato una notte in hotel senza berne una durante la serata? Forse secoli fa), niente birre in giro (non vado mai in giro quindi non c'è problema). Bere solo durante le uscite di lavoro (una, due birre), la visita di sorella & fidanzato (tre, ogni volta un Maß. O una? Che genere era? Rimosso.)

Niente birre e cene triste, se non ero in compagnia. Un kebab, una insalata di patate, un brezel, un felafel (E morì con un felafel in mano, che nel titolo aveva quel film, regista svedese mi pare, ora che ci penso durante Monaco I una mia conoscente svedese mi fece vedere un altro film dello stesso regista, ma ho rimosso, anche questo), cene frugali, mai spendere più di 7-8€ al giorno. Vivere questi 33 giorni come fossero una lunga penitenza.

Durante questi giorni avrò acceso 4 volte la televisione. Avrei visto la Roma, ma ovviamente non c'è. Quindi mi risparmio programmi inutili, film che ho già visto, la sforzo di capire il tedesco (qualcosa però ancora lo ricordo). Il giorno si lavora, la sera (considerando che per me 'la sera' inizia alle 5, anche a Roma) si sta giusto a letto, a leggere, twittare, riflettere. Vedere le tende sporche della mia stanza riflettendo che manca un giorno in meno al ritorno. Un altro fottuto giorno di meno.

Durante la settimana non lascio praticamente mai, se non per andare in ufficio, la strada dove c'è l'albergo. Non ho voglia di vedere colori e locali. Fondamentalmente il mio equilibrio si trova tra 4 mura, pensando al cane (perde i colori anche lei), pavlov, il letto di casa mia, un viaggio passato, la prossima puntata di Better Call Sall (ho scoperto che c'è una puntata della 5a stagione di Homeland che si chiama Better Call Saul, funny è?).

-17 stiamo a metà.

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