Ad Link

mercoledì 2 marzo 2011

Insecta Linnaeus


All'inizio di America Oggi, un vecchio film di Altman (basato su una serie di racconti Raymond Carver - leggete Carver, leggete tutto quello che ha scritto -), una città viene innonadata di prodotti chimici. Vien spontaneo pensare che i suoi abitanti, i cittadini altro non siano che insetti.

***

Allora, metti che una mattina esci dal treno regionale nel quale sei stato stipato per oltre un'ora, e che ha percorso la sua tratta ad una media di 30 km/h. Metti anche che siamo nel 2011, in paese che, si dice, sia industrializzato. Metti che dal treno, alla stazione d'arrivo escano insieme migliaia di persone, che si ritrovano immediatamente compresse in un minuscolo corridoio . Strette, avanzano barcollando, perché è impossibile procedere in modo secco, diretto, podistico. E sempre più gli uni contro gli altri. Facce stanche, visi tirati dalla mancanza assolute di prospettive. Corpi che non hanno più il vigore atletico della gioventù e nemmeno la dignità della vechciaia. E come insetti avanziamo. Tento di cercare un corridoio alternativo, una via diversa, ma non c'è niente da fare. Quando vivi con gli insetti, quando respiri l'aria degli insetti, sei un insetto anche te.

***

E poi, metti che sei arrivato, finalmente, alla banchina dove attendere la metro. Metti che sono le 8.25 di mattina, ora di punta, ma passa solo una metro ogni 4 minuti. Metti anche che dall'altoparlante, la fredda voce metallica e burocratica, da prima repubblica, annuncia con tono insoddisfatto che il prossimo convoglio passerà tra tre minuti. Metti che allora, dopo quattro minuti di attesa, vieni informato che la prossima metro passerà tra due minuti. Metti che alla fine aspetti nove minuti la metro. Metti che riesci ad entrarvi dentro per miracolo. Ma che una volta all'interno non riesci nemmeno più a muovere le tue braccia, per quanto le persone - gli insetti - sono accatastate. Metti che ad ogni fermata ci vuole un minuto supplementare, perché le porte non si chiudono. C'è troppa gente. Troppi molluschi. Metti anche che le carrozze sono le stesse di 25 anni fa. Con gli anni sono però sensibilmente migliorate in sporcizia. Metti che alla fine del viaggio, esci fuori e puoi finalmente respirare.

***

Metti che allora capisci perché in questo paese di merda accettiamo tutto. Corruzione. Burocratica, amministrativa e di minori. Disonestà. Prostituzione fisica e morale. Totale assenza di regole civili, di sentire comune. Totale assenza di anticorpi contro il lassismo. A forza di esser trattati come insetti, ci pare normale esserlo. Di più: ci consideriamo come tali. Gli insetti non hanno diritti. Doveri. Costituzione. Gli insetti possono solo vivere finché è concesso loro. Gli insetti non possono amare. Gli insetti non hanno emozioni. Gli insetti non si indignano. Gli insetti non volano nemmeno. Al massimo agitano le loro sporche ali. Gli insetti latitano. Gli insetti popolano il loro habitat naturale senza dignità. Gli insetti sono, fondamentalmente, insetti.

***

Metti che allora stavo parlando dell'Italia.Di Roma. E di me. E metti anche che il tutto è molto autobiografico.
E metti anche che avevo scritto il post, perché la mia ragazza m'aveva dato buca per fare colazione insieme.

S'era alzata tardi.

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...