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lunedì 24 gennaio 2011

Il curioso caso di Benjamin Button



Prima di andare a vivere in Austria, ricordo che fossi dispiaciuto perché non avrei potuto vedere 2 film: Frost/Nixon e Il curioso caso di Benjamin Button. Ora che li ho visionati entrambi, posso dire che i miei dispiaceri fossero davvero fuori luogo.

Il giorno della fine della Prima guerra mondiale, nasce a New Orleans, Benjamin Button. Il neonato tuttavia presenta gravissime patologie ed il corpo con la struttura di quella di un 80enne. Con gli anni, ringiovanirà.

David Fincher è un registra strano. Dotato di grande talento, è in grado di sfornare capolavori (The Social Network, 7even), film scarsi (Panic Room, Fight Club), veri e propri divertissement (The Game) e pellicole ben riuscite (Zodiac). Dove vada collocato The curious case (tratto da un racconto da Scott Fitzgerald) è un mistero. Certamente non è un capolavoro. Sicuramente è un ibrido: con i suoi momenti alla Forrest Gump, della mistica del tempo che fu, dell'amore impossibile, e dell'elogio del patriottismo, sembra ci sia un po' troppa carne al fuoco. E si stenta a cogliere un senso complessivo dell'opera. Certo gli attori son ben diretti, è interessante la tecnica usata per rappresentare Banjamin Button dagli 80 anni fino alla (ri)nascita (bravo e bello Brad Pitt), e la fotografia è di qualità, ma.. si rimane sospesi. Ed a peggiorare il tutto, una retorica dei buoni sentimenti, a tratti fastidiosa. Forse il soggetto, non era poi tanto cinematografico.
Sequenza interminabile (e tediante) di finali.

Voto 6/10

Ps

"Le persone diverse sono condannate a vivere da sole". E' vero.

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