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domenica 22 maggio 2011

Limitless



Scrittore fallito, lasciato dalla ragazza e senza soldi per pagare l'affitto, si imbatte in una pillola miracolosa in grado di attivare il cervello al 100% (si dice che gli umani ne sfruttino meno del 10%). La pillola, purtroppo, genera dipendenza. E non è facile uscirne.

Che il regista Neil Burger venga dal mondo dei videoclip lo si capisce sin dai titoli di testa. Non che sia un marchio d'infamia, sarebbe però stato stato interessante se oltre agli effetti speciali avesse pensato di costruire anche una storia. Dopo una prima parte stimolante (è giusto drogare il proprio io? Quali sono i limiti inespressi della mente umana?), anche il film comincia ad essere senza limiti: quindi si da il via alla parte thriller, quella sentimentale, quella politica, quella fantascientifica, quella d'azione e la commedia. C'è tutto: alta finanza e violenza, mafia russa e sesso, battute brillanti e banalità. E sopratutto, non si capisce bene dove il regista voglia andare a parare. A tratti, pare più un esercizio di stile che una pellicola. Hollywood in piena regola.
Cooper bello e bravino, De Niro oramai l'ombra di sé stesso, incapace di variare mimica.

Voto 5/10

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