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giovedì 30 dicembre 2010

The Ghostwriter - L'uomo nell'ombra



Scrittore mediocre viene incaricato di redigere le memorie dell'ex premier inglese. Mentre si trova a svolgere l'incarico, si accorge che la vita politica e privata dell'uomo non è poi tanto lineare. E che, attorno a sé, c'è chi si muove nell'ombra. Chi è, il vero ghostwriter?

Polanski o forse Hitchcock? The Ghostwriter è infatti un film terribilmente (e piacevolmente) hitchcockiano. Non è forse un uomo qualunque alla prese con qualcosa che diventa sempre più grande di sé il ghostwriter che da il nome al titolo del film? L'uomo onesto travolto dal marciume che involontarimente gli piomba addosso. Si gioca con le allusioni, il mistero appena accennato, indizi sparsi qua e la in modo quasi casuale. Conta più cosa si nasconde tra le righe, che il testo stesso.


Polanski confeziona un film perfetto, senza la minima sbavatura, con un finale memorabile, prevedibile e perfetto. Attori, in forma (toh, c'è persino un vanesio ed affascinante Brosnan, lontano dagli insuccessi bondiani), regia impeccabile.
Si diverte il regista polacco, quando ricorda che gli Usa non riconoscano la giuridizione della corte penale internazionale, come altre grandi democrazie quali l'Iraq, la Cina, la Corea del Nord... Gli Usa, la stessa nazione che proprio mentre girava il film chiesero l'estradizione del regista per crimini sessuali avvenuti 40 anni addietro. Chi la fa, l'aspetti.

7.5/10

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