Ad Link

domenica 6 marzo 2016

Ritorno nelle terre dimenticate. -12




Se Monaco per anni è stata solo la terra dimenticata piena sola di memorie da cancellare, e quando non cancellabili, tristi ed inutili, occorreva in questo ritorno provare a crearne di nuova ed orginali, che col tempo il cervello avrebbe privilegiato rispetto a quelle esistenti. O, più semplicemente, è bello mentre si è all'estero ricevere una visita, vedere che qualcuno si fa il viaggio solo per te, per passare 3 serate in tua compagnia.

Quindi la stanzadimmerda (in questo posto orribile in cui mi avevano sbattuto una stanza valeva l'altra: in 6 anni mi ero creato una professionalità, avevo gestito progetti, avevo ottenuto un buon contratto e un buono stipendio, le trasferte di solito erano in bei posti ed in buoni alberghi, ma niente da fare: se finivi a Monaco ti ritrovavi sempre in postacci e senza una lira: era una città maledetta per me), insomma, la stanzadimmerda lo era un po' meno (giusto un po': rimaneva sempre un posto squallido), e quando arrivava la notte diventava un piacere uscire per cenare (il pub australiano, il primo posto in cui ero stato a Monaco del 2010, in cui era stato con mia sorella sempre nel 2010 ed in cui ero tornato nel 2016, sempre con mia sorella e ora anche con lei: certo ricordavo della prima volta in cui c'ero stato con a., [c'era anche una mia foto con un bel maglione viola, chissà che fine ha fatto, il maglione] o di quando c'eravamo andati a giocare a domino, ma erano ricordi che stavo lentamente espellendo, ora avrei ricordato più facilmente del fishrman basket con lei o dell'enorme panino con birrone che m'ero fatto venerdì sera), dopo cena diventava quasi normale tornare a casa, vedere un episodio di Boris (dai, dai, dai!) e dividere un cuscino ed una coperta in due (faceva un po' freddo a tratti, mentre in alcuni momenti si crepava di caldo, forse era un effetto della doppia birra).

Girare al mattino per visitare un cazzo di castello (c'ero già stato? forse), prendere insieme S-Bahn e U-Bahn, correre per non perdere le coincidenze, beccarsi la pioggia insieme, e vedere che tutto sommato, anche in questa città si poteva pur sorridere, ogni tanto.

L'aeroporto, certo, come in ogni cliché che si rispetti era sempre un luogo destinato a portare con sé solo rammarico e nostalgia, e anche questa volta non ci sarebbe stata eccezione. Vederla sfilare via ai controlli per la sicurezza era stato il solito pugno che Monaco m'aveva dato. Tutto sommato però, se non con la classe di Marciano, l'avevo incassato. Non fa male m'ero detto, manca poco.

-12

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...