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venerdì 20 gennaio 2012

Shame



Affermato semidirigente è affetto da dipendenza dal sesso, e si trova a convivere con una sorella problematica. Il dramma è dietro l'angolo.


Il clamore per il tanto atteso film di McQueen appare un po' fuori luogo: la pellicola risulta piatta, prevedibile, a tratti persino volgare (imperdonabile il rallenti durante l'orgia) e senza una vera ragione d'essere. Le vicende di Brandon (ma Fassbender è davvero tanto affascinante?) non sono né particolarmente interessanti, né sconvolgenti sul piano emotivo. E' davvero così fondamentale scoprire che un bel 40enne si masturba in continuazione e non può fare a meno di video porno? O che, guarda un po', riesce a trombare prostitute di ogni genere, ma non la donna di cui sembra sia innamorato? La risposta è no. La Mulligan vaga per lo schermo, interpretando il suo solito ruolo da donnetta senza carattere travolta dalla vita ed il regista sembra più interessato a farci vedere quanto sia bravo nelle inquadrature che a raccontare storie. Alla fine, l'unico McQueen che si vorrebbe vedere sullo schermo, è Steve.


Voto 4.5/10

Ps

Sembra che in molte siano andate solo nella speranza di vedere Fassbender nudo: purtroppo rimaranno deluse.

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