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domenica 8 gennaio 2012

The power of love - What the fuck?!



Ok, avevo bevuto un po', quindi contava di meno. Il vino libera vasi sanguigni, desideri sessuali e vecchi asti, quindi rende tutto un po' più facile, ma per la prima volta dopo quanto? - 17 mesi - avevo parlato di A., certo in modo astioso (la maledetta cagna rimaneva sempre maledetta, maldita, damned, verdammt) e pieno di odio, ma in un certo senso, liberato. No, non era stata sostituita né dimenticata. Io non sostituisco nessuno e non dimentico nessuno, men che mai lei. Io non passo uno strato d'amore presente su uno polveroso del passato, non svendo sentimenti e ricordi. Non uso persone del participio presente per meglio mandare giù quelle di quello passato. - Avevo ricordato la meravigliosa mail ricevuta: "u should thank me that i didn't already fuck with someone other." Oh really? Thank you, u'r so nice!  - Però finalmente potevo parlare della cagna (the bitch, insomma) in modo quasi normale. Senza sentire atroci dolori al petto. Senza l'impellente desiderio di avere una colt in mano. Senza sentire le lacrime pronte a dettare le loro voglie. Senza invidia verso il passato. Ricordando in modo, non divertito, ma quasi sarcastico, il terribile autunno 2009, quello, insomma.
C'era certo il tempo da ringraziare, c'era Franzen, c'era Joe Gilgun e Louie CK, c'era la bottiglia di vino a 16 euro, c'era il cinema e c'era Belfast. C'era la Banda dei brocchi, Blue ValentineThe power of love, c'ero io e c'era Pavlov da ringraziare. Proprio lui. O insomma, lei. Il lutto non sarebbe probabilmente mai finito, vestivo nero oramai, ma riuscivo insomma a considerarlo quasi come un ospite indesiderato che viveva in casa mia, senza disturbare troppo: ognuno aveva trovato i suoi spazi e la branda. Del resto da Ikea stavano a 39 euro. Un affare, no?

1 commento:

  1. Utilizzando il metodo dei 12 passi dell'AA, credo che questo sia il tuo dodicesimo. Congratulations: you are now sober!

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