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giovedì 17 novembre 2011

La tortura


Il treno era sporco, ma non più del solito. Dopo mezz'ora era salito il post-troione. Vestita come una 25enne senza gusto, col grasso che strabordava leggermente. Abito leggermente maculato, in perfetto stile Morta di Fame di Periferia. Truccatissima, come fosse una foca in visita ad un safari. Riuscivo ad ignorarla - l'mp3 serve ad isolarsi dalla melma sociale - ma cominciavo a patire sotto i colpi dello squallore.
Dopo qualche minuto la buzzicona aveva cominciato a sproloquiare al cellulare: non concepiva la nozione di silenzio, di rispetto per l'altrui viaggio, di sobrietà. Si era lanciata in grandi discussioni che avrebbero toccato temi pressanti quali i tampax in offerta, un'amica zoccola che s'era fatta un qualche miserabile - poi me racconti meglio che questi so discorsi da fare di persona non su li mezzi pubblici - , il mutuo che era caro - i politici c'hanno rovinato - , la cena che era da pianificare. Ma contro una sola, ce la potevo ancora fare. Bastava non guardarla mai negli occhi. Come ai tempi del liceo, quando c'era l'interrogazione su Aflieri e Parini e te non ne sapevi un cazzo. Bastava considerarla un essere estraneo. Bastava pensare a quel che avevo fatto 2 anni prima, ed a quello che avrei fato 30 minuti dopo. Sì, considerare il passato ed il futuro, mai il presente. Il presente era il Grande Regno delle Carogne.

Ma alla fermata successiva erano saliti i Cani. Erano 3 idioti, tra i 26 ed i 29 anni, vestiti di nero (uno con orribile cravattino), con dei giubbotti grotteschi che parevano sacchi dell'immondizia - a quanto pare roba cara - , e s'erano seduti di fianco alla buzzicona. Non so quanto avrei potuto reggere.
Per ora gli Snow Patrol ancora mi proteggevano, ma quanto sarebbe durata la resistenza? Stalingrado non cadde, vero, ma Troia sì. E quante altre. Quindi la canzone finì, e venne il tempo della Grande Resa dei Conti.

C'è ai tempi mia i regazzini erano diversi
Nche senso
Che voglio dì, ae 4 c'era a fila p'anna gioca' a pallone, mica come mo che s'arencoglioniscono davanti alla play, ar pc, ma come vengono su? S'annava ngiro prima, a pia per culo i froci, a fa na partitella e fa i cretini co e regazze
C'hai popo raggione, so mongoloidi quelli de 'mo
Ma poi er rispetto, e cose, i valori, nc'è più ncazzo ao
E come no, nc'è più ncazzo
Ma poi escono a sera, cioè pia mi sorella no
Cheffa?
L'artra sera esce, ao mi sorella c'ha 23 anni eh, na regazzina, mbè esce e torna alle 3. Alle 3 te rendi conto? Cioè che poi stava co l'amiche, capito? E mi padre a aspettalla sveglio.
Senza n'omo voi di'?
Senza! Cioè pe me se esci co l'omo tuo e a me me pare uno regolare, al limite poi pure 'sci de notte, ma non esiste che vai da sola. A carci nbocca te pio. Mi madre, quann'era giovane alle 8, a casa doveva sta, capito? N'esisteva che uscivi a sera. L'omini pure pure, ma e donne no. Che è sta robba che escono da sole? Ma se era mi fia da mo che l'avevo presa a carci nbocca, che voi te, usci a sera da sola? me rpesenti er tuo regazzo e forse te ce manno, a bbella.
Ao, ma non c'è più rispetto, nc'è più decenza.  L'altro giorno hanno arrestato er prete da a parrocchia mia, toccava i regazzini sto stronzo, scto nfmamone.
Che merda, me fanno schifo scti pedofili
Ao, io ar marescialletto der paese gl'ho detto "o l'ammazzate voi, o la giustizia del carcere, non me o fate più rivede' davanti che l'ammazzo a scto bastardo, sto porcone"
Hai fatto bene, quella è gente che nmerita da vive
Oggi nte più fida de nessuno, ao gli avevo aperto e porte de casa mia a scto nfamone, quello se veniva a pia' er caffè, hai capito? Scta merda. Hai capito che toccava i regazzini?
Ma poi è pe' questo che le regazze non ponno gira' senz'omo, non ponno
Sai che è, è che se persi popo i valori. Dell'Onesta. Del Rispetto, Oggigiorno ognuno fa come cazzo se pare. Ma le senti le cose? Quello che ammazza a nipote, quello che se fa la figlia, tutti 'sti froci che girano, ao ma prima mica era così. Prima a gente era sana, seria, umile.
Oggi so tutte merde, pieno de sti stranieri, le checche, li pedofili
E' cambiato tutto, tutto
Sola na cosa è rimasta come prima, la Fica - pausa drammatica, tono di voce che si alza -
Quella è sempre la stessa
Che dio la benedica, la fica.



La buzzicona sembrava interessatissima ai discorsi dei tre saggi. Il concetto di fica, con la c, quindi più volgare, sembrava appassionarla. Si era resa conto, in un momento di epifania, di avercela anche lei la FICA, e non quella fine, da film d'essai francese con la G, no no: lei ce l'aveva con la C.
Li guardava, con fare insistente - la buzzicona non conosceva le regole dell'educazione che ti impongono di non fissare in modo insistente qualcuno -  e sognava di potere intervenire con Fare Maturo e poter parlare dell'Alto della Sua Esperienza. Ma non ancora non era venuto il suo turno. Io contavo le stazioni che mancavano all'arrivo. In 15 minuti sarei stato libero. Ma i tre filosofi non avevano finito.

Mo io ce stò da n'anno co a regazza mia, io a amo eh, na cifra, ma lei deve imparà er rispetto.
Che voi di?
Lei ch'ha 20 anni, io 29, è na pischelletta, e io gl'ho già detto che non poteva perde tempo appresso ae cazzate sua, io so n'omo maturo, non posso sta appresso ae regazzine, capito?
Regolare
Cioè, pe ditte, lei viene a casa mia, se ferma pure a dormi' - che pe mi madre è un sacrificio falla dormi' a casa, so artre generazioni, nun è na cosa tanto ovvia - se ferma a dormì e a mattina mica s'alza pe prima pe anda a salutalla a mi madre, no. Tu glie devi rispetto a mi madre, capito? Tu a matina devi andalla a salutare. Nun me frega ncazzo che te sta sul cazzo, fai finta. Poi nprivato me poi pure di "ao tu madre me sta sur cazzo", ma davanti glie devi rispetto a quea donna, hai capito?
Se non c'è rispetto pe a madre e cose nponno anda' avanti
Poi pe ditte', sta a pranzo a casa mia, ce sta a birrà de mi padre in tavola, e lei se la serve. Capito? Se versa la bira de mi padre. Che mi padre me dice che a bira è a sua, se l'è comprata coi sacrifici e pe noi regazzini al limite ce sta a coca cola. Non è che noi potemo beve l'alco davanti ai genitori, ma che rispetto è? E invece lei che fa? Se versa la birra, na volta, du volte, ma che modo è? Che te metti a beve a birra a casa mia?
Le regazzine de mo ncapiscono ncazzo. Cioè co rispetto parlando eh, non voglio insultalla alla regazza tua
Sì sì t'ho capito, tranquillo. No e regazzine de mo so senza rispetto.

Avevano chiesto l'ora alla buzzicona e lei aveva colto al balzo per intervenire.

So e 4 e mezza ragazzi
Grazie signo'
Regazzi però dovete esse più rispettosi dee vostre regazze
Signò ma io a amo alla pischella mia, è solo che se deve mparà er rispetto
Eh, ma che ami, ama' è na parola che non o sai er significato, dopo 10 anni, dopo 20 anni poi di d'ama quarcuno, mica prima. Te serve l'esperienza della vita e dell'amore per dillo.
Ma che non o so? però me sento d'amalla a questa qua.
Ma da quando ce stai?
E' quasi n'anno signò, tanto
Ma allora devi accettare che cresca
Ma io o accetto, solo che nposso perde tempo co e stronzate de na ragazzina da 20 anni
Se a ami o devi da fa. Sei fortunato che hai beccato na brava regazza, che queste de mo sto tutte zoccolette, aprono e cosce pe' tutti - scusate a vorgarità -, non c'è più rispetto, pe i valori, pe e cose de na' volta.
E che non o so? Tutte tsozze, noi ce giocamo eh, non dico no, perché comunque ce piace da scopa' però so tsozze, non so mica come ai tempi de mi madre
Eh a quei tempi, qurcuna zozza c'era, ndico de no, ma a maggior parte erano brave ragazze, co valori, me capisci?
Eccerto, lì ce se poteva fida' dea proprio donna.
Ma io de a mi regazza me fido eh, solo che n'è che me poi di che esci, va a balla' senza de me, nesiste, semo na coppia ste cose e dovemo  fa nseme, poi, se vuoi a tua libertà, d'annà a ballà quanno cazzo te pare e co chi voi, devi da esse singol, dico male?
Dici bene, io n'è che te voglio di' che se devono sposa tutti eh, ma solo che ce deve da sta er rispetto
Eh sign..

Ma io m'ero alzato. Manca ancora una fermata ma m'ero avvicinato alle porte. Due cinesi stavano parlando. Di cose, probabilmente, interessantissime, tipo le troie cinesi. Ma non potevo capirli. Che sfortuna.

Arrivai all'appuntamento con 3 minuti di anticipo. Ma ne aspettai altri 25.


2 commenti:

  1. Questo post è assolutamente geniale, adesso lo inoltro a mio cognato, a mia sorella e a chiunque sia degno di leggerLO.

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  2. Se è una vicenda ispirata alla realtà, c'è da preoccuparsi e non poco!
    (passa da me, ti ho coinvolto in un giochino perverso!)

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