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domenica 2 ottobre 2011

Memorie Baltiche



"Nsomma te che vai a fa' nlettonia?"
"Mah, niente, npo' de giri, già ce so stato npaio de volte.."
"Donne?"
"Sì sì, me vado a diverti'"
"Ma come le becchi, direttamente là?"
"Sì anche, ma l'ideale è preparassele direttamente da Roma"
"Nche senso?"
"Che cominci a sentirle mentre stai ancora a Roma, prendi i contatti, de modo che 'na volta arrivato lì tutto più facile.."
"Vabbè ma i contatti come li pii?"
"Co' Badoo, te metti là npochetto e via, è fatta"
"E come glie fai, glie clicchi e glie parli?"
"Sì, ma te intanto te le lavori pe' un paio de' mesi, che se glie dici 'vengo domani a Riga', quelle sgamano subito. Nvece te le lavori pe' npo' e poi glie fai 'Sai che tra 'na settimana vengo a Riga?"
"Forte, e funziona veramente?"
"Da paura fratè, nel week end c'hai la scelta de chi trombatte, l'altra volta che so' stato su, so state 3 giorni co una e 4 co n'artra"
"Mo me ce metto pur'io, nsomma co' Badoo eh?"
"Regolare"


Ero seduto davanti ai due. Purtroppo ero vagamente costretto a sentirli, perché davanti  a me c'era invece un gruppo di napoletani, sempre in cerca di turismo sessuale, ma le cui conversazioni non erano tanto auliche quanto quelle dei romani che avevo dietro. Il tutto sembrava paradossale. Uno non ci vuol credere che ancora esista il turismo sessuale, e/o gente tanto sfigata da buttare un tot di cento euro per farsi un trombata baltica. E invece ce n'erano e nemmeno pochi. I napoletani, in particolar modo, avrebbero dovuto parlare con la fauna locale a gesti, dato che l'italiano difettava e l'inglese era assente. Ma probabilmente sarebbero riusciti a farsi capire. Ci si fa sempre capire quando si vuole. Il tipo che mi stava di fianco, gruppo Napoli, era vestito come un cafone in vacanza a Rimini: jeans scoloriti strappati, maglietta con a V con scritte dorate in inglese prive di senso logico, capelli ingelatinati come un coglione americano di provincia. Una tipa due file indietro leggeva un libro di Bukowski. Probabilmente era la persona più seria sull'aereo. E quella sessualmente meno riprovevole. Si teneva infatti alla larga sia da me, che dai romani che dai napoletani. Come darle torto.
A conferma del fatto ci trovassimo su un aereo stipato di mentecatti, arrivò puntuale l'applauso al momento dell'atterraggio. Quelle mani scalpitanti che ti ricordavano da quale posto miserabile provenissi. La loro maledetta mania di applaudire gli atterraggi, come fossero dei trogloditi in visita nel mondo civile Per certi versi lo erano, in effetti. Poi io ero sceso, ero entrato per sbaglio nel bagno delle donne - strano, non c'era l'urinatoio - e m'ero diretto alla fermata dell'autobus. Ero arrivato in Lettonia.

2 commenti:

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