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sabato 13 agosto 2011

Il valzer degli addii


In realtà, quando le dissi: "ok, goodbye A., stay fine", non pensavo sarebbe stata l'ultima volta in vita mia che ci saremmo visti. Anzi, immaginavo (speravo) che il giorno dopo lei apparisse alla Hauptbanhof correndo e piangendo, dicendomi: "don't go, sorry for everything, just stay with me." Ma non venne: il treno partì, mi sedetti di fronte ad una coppia di 60enni tedeschi che si stavano recando nella bassa Baviera, e lasciai che le rotaie inghiottissero il mio mancato futuro. In realtà, non appena tornato in Italia, pensavo ancora che sarebbe apparsa. Sempre a mo' di film, una cosa tipo che scendevo per strada a comperare la Repubblica e me la ritrovavo davanti, sempre piangente ed implorante. C'ho sinceramente sperato per settimane, mesi. In realtà ci spero ancora adesso, ma senza parvenza di razionalità. E' un pensiero, quindi, fuori luogo, impuro. In realtà, mentre scrivevo sceneggiature d'amore a lieto fine sulla mia vita, lei si stava probabilmente sbattendo un altro. E' buffo, si parla d'amore solo quando ci si riferisce alla propria coppia. Noi si fa l'amore, ma gli altri scopano, vengono sbattuti, trombano. Si ama. Gli altri passano il tempo. L'enfer c'est les autres, diceva lui. Ecco come usare una citazione a sproposito. Ma, del resto, da chi vive a sproposito come me, ci si può aspettare frasi fuori luogo ed inutili.
Insomma, non pensavo sarebbe stata l'ultima volta, l'ultimo sguardo, quando il bus 52 la portò via. Pensavo le cose sarebbero tornato a posto. Anzi: pensavo avrebbe capito, folgorata sulla via di casa, che non avrebbe mai potuto ambire a qualcosa meglio di me. Ma la vita, ci rimette spesso al nostro posto. In modo cattivo, dogmatico, violento, comunista. Ed io, purtroppo, non ebbi diritto ad un trattamento di favore. L'ultima volta che ci vedemmo non pensavo sarebbe stata l'ultima. Ed invece, lo fu.

4 commenti:

  1. Purtroppo quelle scene sembra che succedano solo nei film, o agli altri (che sono appunto, a sproposito, l'inferno).

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  2. @aspho Già: è brutto quando nella tua vita scorrono scene di un film, e non c'è né lieto fine, né la possibilità di svegliarsi. E' la vita che prende il sopravvento sulle possibilità mancate. E te stai zitto, ti scende una lacrima, e guardi gli orari dei treni in partenza per il passato. Già.

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  3. l'aggettivo "comunista" piazzato là...non so...lo vedo bene perchè in mezzo a quel romanticismo,ci sta,però l'accezione..come dire?
    per il resto,tutto il mondo fa l'amore.sempre.solo che quando siamo presi dal nostro,di amore,tendiamo involontariamente a sminuire quello degli altri.
    si fa l'amore sempre.

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  4. @michelaerre perché il comunismo ha in sé qualcosa di violento, perché si fonda sui dogmi, ed in un certo senso ogni cosa che si basi sui dogmi è ossessiva, violenta, bestiale.
    E' vero fanno tutti l'amore: come hai ben detto siamo però sempre presi più dalle nostre cose che da quelle altrui. I nostri stati d'animo (i miei) sono sempre superiori a quelli chi mi cammina davanti.

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