Ex agente Cia, Frank Moses, passa le sue giornate ad annaffiare la sue piantine flirtare al telefono con l'impiegato dell'ufficio pensioni. La Cia ha però deciso di eliminarlo. Ma Frank è ancora ben allenato.
Un film che è assieme l'apologia di un certo americanismo (quando il gioco si fa duro, i duri incominciano a giocare), ma che ne è anche la sua satira, che risulta sgangherato sin dal primo minuto, che non ha idea di cosa sia la parola "coerenza", in cui i buchi nella sceneggiatura son più vistosi di quelli del Ministero del Tesoro italiano, può risultare gradevole? Sì, a patto che non si prenda minimamente sul serio. E Red non lo fa. La squadra dei "vecchietti terribili" (da 58 a 74 anni!) che Willis assolda per difendersi dalla Cia (la miglior difesa è l'attacco, no?) suscita simpatia, e le citazioni infilate qua e la in tutto il film non sono mai pretenziose (la piantina di Leon, l'aplomb "regale" della Mirren, tutti i momenti alla Tarantino,e c'è anche qualcosa di Joss il professionista). Si carbura al ritmo dell'ironia (non della satira), senza pause.
Il film è scevro da qualsiasi retorica: pur essendo i protagonisti dei personaggi positivi, mancano totalmente di quell'aura buonista e quell'odioso sottofondo etico-moralista. Certo, si devono far soldi al botteghino, quindi qua e là c'è qualche spruzzata retorica, e il cattivo è davvero cattivo, ma ci si diverte, tra alleanze con i russi, agguati al vicepresidente e primi appuntamenti amorosi al passo di manette e rapimenti. Non male.
Voto 6.5
Ps
Un film che è assieme l'apologia di un certo americanismo (quando il gioco si fa duro, i duri incominciano a giocare), ma che ne è anche la sua satira, che risulta sgangherato sin dal primo minuto, che non ha idea di cosa sia la parola "coerenza", in cui i buchi nella sceneggiatura son più vistosi di quelli del Ministero del Tesoro italiano, può risultare gradevole? Sì, a patto che non si prenda minimamente sul serio. E Red non lo fa. La squadra dei "vecchietti terribili" (da 58 a 74 anni!) che Willis assolda per difendersi dalla Cia (la miglior difesa è l'attacco, no?) suscita simpatia, e le citazioni infilate qua e la in tutto il film non sono mai pretenziose (la piantina di Leon, l'aplomb "regale" della Mirren, tutti i momenti alla Tarantino,e c'è anche qualcosa di Joss il professionista). Si carbura al ritmo dell'ironia (non della satira), senza pause.
Il film è scevro da qualsiasi retorica: pur essendo i protagonisti dei personaggi positivi, mancano totalmente di quell'aura buonista e quell'odioso sottofondo etico-moralista. Certo, si devono far soldi al botteghino, quindi qua e là c'è qualche spruzzata retorica, e il cattivo è davvero cattivo, ma ci si diverte, tra alleanze con i russi, agguati al vicepresidente e primi appuntamenti amorosi al passo di manette e rapimenti. Non male.
Voto 6.5
Ps
Cameo memorabile di Ernest Borgnine.
Red, non sta per rosso o comunista, ma per Retired extremely dangerous!
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