Ad Link

sabato 14 maggio 2011

Angèle et Tony



Angèle è giovane, sbandata ed esce di galera. Deve recuperare la custodia del figlio, che vive dai nonni.  Si mette alla ricerca di un lavoro e di un uomo da sposare. Trova entrambi in Tony, marinaio. Ma il primo approccio non è dei migliori.

Comincia con una sveltina in cambio di una bambola di plastica, e si chiude con una corsa al mare, l'opera prima di Alix Delaporte. Lo stile sobrio, pieno di grazia, con il quale vengono raccontati i due protagonisti, ricorda quello dei fratelli Dardenne. E se inizialmente non c'è spazio né per l'amore, né per il sesso, i due riescono però a costruire lentamente un rapporto su basi serie. Su basi realmente affettive. Non è una coppia (ed un film) di dialoghi, ma di silenzi, di sguardi, di momenti. Perché la sensuale Angèla dovrebbe voler stare con il massiccio marinaio Tony? Se lo chiede lui per primo. E la risposta, potrebbe essere sbagliata.
E' un film sull'amore, ma senza enfasi, senza fuochi d'artificio. Sull'amore di coppia, ma anche su quello tra madre e figlio: Angèla, capendo che suo figlio preferisce (ancora per un po'?) stare dai nonni, gli evita il tribunale e le domande: "preferisci mamma o la nonna?".

Clotilde Hesme è bella, brava, piena di talento. E nel vederla penare sulla sua bicicletta, mentre, da sola, affronta le salite dalla vita (tutti gli altri, intorno a lei, sono in macchina, o in discesa: lei è quella destinata a faticare di più), c'è qualcosa di meraviglioso. C'è la lotta del singolo, frustrato ed isolato, che non rinuncia, non molla, e faticosamente continua a soffrire sui pedali.

Un film da vedere.


Voto: 7

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...