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giovedì 7 aprile 2011

Kick Ass



"Perché nessuno ha mai provato davvero a fare il super eroe?" si chiede Dave, adolescente  newyorkese un po' sfigato senza particolari qualità.  Nell'epoca di internet, dopotutto, tutti hanno diritto al proprio quarto d'ora di celebrità.

Vaughn mette in scena il fumetto di Mark Millar, con ironia, cinismo, sarcasmo, ed esasperazione della violenza. Ne esce fuori un film quasi perfetto, senza sbavature (l'immancabile happy end, purtroppo), che può contare su un cast di attori in palla (perisno Nicolas Cage!), una colonna sonora entusiasmante, ed una regia rapida e senza tempi morti, senza che però il montaggio finale risulti troppo pubblicitario.
Il Kick-Ass, (super) eroe un po' scemo, più bravo ad incassare colpi che a darli, è un personaggio perfetto per illustrare una certa disillusione nei confronti del super-omismo e della realtà. Lo stesso "senso di giustizia" che anima Hit Girl e Super Daddy, è più tarantiniano (e quindi, vendicativo, senza pietà) che etico - morale. Non esiste più una giustizia a prescindere, innata e divina, ma solamente una personale e dettata dalla soggettività. Non a caso, tutti i "super-eroi" del film, si muovono per ragioni personali, sono, ovvero super-eroi di riflesso.
Gli omaggi non si contano, da Tarantino a Coppola, passando per Scorsese. E Hit Girl è troppo carina, quando taglia di netto le gambe ad uno spacciatore!

Voto 7+/10

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