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domenica 6 marzo 2011

Triste sarà il giorno


Quando sono tornato dalla mia vita precedente e faticavo a



respirare
parlare in modo compiuto pensare guardare le persone non piangere ogni 5 minuti dormire

tutti eran pronti a dire che: "sarebbe passata" e sopratutto che: "un giorno la dimenticherai".

Triste sarà quel giorno. Triste sarà il giorno in cui mi dimenticherò di una persona ch'ho amato. Triste sarà la sera in cui sarò incapace di dedicare un pensiero ad una donna con cui ho dormito insieme per più di un anno. Triste sarà il momento in cui pensare ad una donna che m'ha emozionato, commosso, ferito, umiliato, non provocherà niente in me. Triste sarà il giorno in cui sarò uscito fuori da tutto.

Triste sarà quel giorno. Triste saranno quei minuti. Triste sarà stare nel mio letto, e poter vedere una sua foto senza più provare una fitta nel cuore. Triste sarà pensare di poterle telefonare e sentirne la voce senza provare dolore, incazzatura, odio, amore. Triste sarà il giorno in cui potrò rileggerne le lettere, come nulla fosse. Triste sarà il giorno in cui tornerò a pronuniciare il suo nome. Triste sarà il giorno in cui parlerò di lei come parlo del vicino di casa o di una tipa rimorchiata in un locale a 20 anni. Triste sarà il giorno in cui aprirò nuovamente la cartella delle foto e commenterò solo: "ma che belle foto facevamo insieme". Triste sarà quel giorno, e morto sarò io.

No, non voglio dimenticare niente, spiacente. Esco con un'altra donna, dormo con un altra donna, rido con un altra donna, immagino futuri alternativi con un altra donna, con altri occhi da fissare, fianchi a cui aggrapparmi, e capelli da ritrovarmi contro il viso al mattino. Sento il profumo di un altro corpo. Ascolto le parole di un altra. Ma non posso. Non posso dimenticare. Non sono nato per cancellare. Non respiro per porre nel volgare dimenticatoio del consumismo una persona per la quale mi sono dissanguato.

"Ma lei è una bastarda, non merita niente, non ricordi come t'ha trattato, offeso, ridotto, umiliato, ferito, mancato totalmente di rispetto?"

Ma certo che ricordo. Io ricordo tutto. Sopratutto i momenti atroci. Ma, spiacente, non arriverò mai a dimenticare la persona che fino ai 26 anni più mi ha toccato, stravolto, sconvolto, appassionato. Anche se ora quando mi riferisco a lei dico solo "la cagna", "la stronza", "la bastarda" , l"approfittatrice senza scrupoli". Anche se ora, mi accorgo di odiarla. Anche se le auguro ogni giorno di avere un fidanzato orribile, che la umili, che la tratti come uno schifo, che la scopi senza interesse e male, che le faccia rimpiangere ogni fottuto maledetto istante di avermi buttato nel cestino.

Sì sì. Sono Davenne, sono Bandini, io non dimentico nulla. Vado avanti, con difficoltà, ogni giorno. Mi amo senza allegria. E infilo i passi uno di fronte all'altro, mentre sotto la pioggia e senza ombrello, mi chiedo cosa io stia vivendo a fare. Triste sarà il giorno in cui comincerò a dimenticare.

2 commenti:

  1. @valentina nn so che dire. stare in questo stato è uno dei pochi che nn permette di dire: "mal comune mezzo gaudio". col tempo nn dimentichi niente, ma ci pensi un pochino di meno.

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