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giovedì 3 marzo 2011

Do not believe in me


Non credermi quando ti parlo. Non sono io l'uomo che hai di fronte.
Non credere al bel ragazzo con la barba accorciata che ti sorride, è un bugiardo.
Non fidarti delle mie parole, dei miei silenzi, dei miei abbracci lanciati nell'autunno.
Non prendere per buona la mia onestà.
Quando ti parlo, apprendi a buttare nel cestino i verbi che uso a sproposito.
Quanto ti dico che non mento, sappi che lo sto facendo.
Quando guardi il mio corpo nudo e giovanile, tieni bene a mente che non è il mio.

Sì, non dico bugie con le parole, o con i fatti. Sarebbe troppo facile. Io mento non essendo me stesso. Io non sono io.
Io mento con la mia stessa esistenza. Il ragazzo che hai di fronte non è me. Io non sono nessuno.
Io mento interpretando. Io mento recitando un personaggio che mi rincorre nelle notti russe, buie, etiliche e maestose.
Io mente lottando con lui.
Quando mi vedi correre per i fori imperiali, ricordati che non sono io. Ricordati che i miei vestiti sono una maschera.
Ricordati che il colore della mia pelle è artefatto. Ricordati che i miei occhi sono traditori.

Quando ti dico con voce ironica che sono un grande mediocre, credimi.
Quando ti dico con un sorriso a mezza bocca che io mi definisco più per i mie fallimenti che per i miei successi, prendi le mie parole per buone.
Quando vedi la mia stanchezza nei confronti del mondo emergere con prepotenza geofisica, non credere i mi stia dando arie da maledetto. Sono io.
Quando mi vede leggere, da solo sulle scalinate del quartiere africano, senza vita e vitalità, sappi che sono io.
Sono io, il piccolo odioso borioso inconcludente meschino che beve con disinteresse il proprio caffè.

Non credere mai a ciò che vedi di me. Io non sono io.
Io non sono chi credi.
Dietro al mio altruismo pubblico si nasconde un piccolo essere miserabile, egoista, narcisista, egocentrico, violento.
Non credere i libri che ho letto abbiano fatto di me una persona colta. Non credere i film che ho visto mi abbiano reso sensibile.
Non credere che vagare senza meta sotto la pioggia faccia di me una bella persona.
Non credere io sappia scrivere poesie anche se i miei versi violentano i miei taccuini economici.

Ricordati queste parole: io sono un essere riprovevole. Io sono un cane. Io non sono io.

Che resti tra di noi.

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