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domenica 2 gennaio 2011

Shop & Sex

Allora, sarà stato il 28 dicembre, stavo camminando intorno al binario 12, (i miei appuntamenti a Termini li do lì), aspettando arrivasse la mia cara amica Kate. Amica di Monaco. Unica superstite dell'anno passato in Baviera. Superstite, in fondo, perché quando s'era timidamente fatta avanti io le avevo lasciato intendere con eleganza minimalista che non ero solito tradire le mie ragazze quando non ne ero innamorato, figurarsi mentre stavo con una per la quale mi sarei tolto il sangue dalle vene e con cui contavo stare tutta la vita. (ho fatto molto di peggio che levarmi il sangue dalle vene, per lei).
Vabè, ero lì ad aspettare, ed ecco che dai mirabolanti nuovi schermi piatti che ls FS hanno istallato ad ogni binario (i treni per pendolari però fan sempre schifo), appare una pubblicità: "Shop & the City" che rifaceva il verso, per design e musica, a Sex & the City.

Ora, io ho speso una vita, anzi una gioventù (cazzo ne ho solo 27 e ne dimostro 19 ^__^), a battermi e questionare affinché il sesso fosse vissuto come una libera scelta, e senza che nessuno venisse giudicato a seconda di quanti partners si portasse nel letto. Uomini, ma sopratutto donne, che son le prima ad essere etichettate dalla società come poco di buono e altre sconcezze simili.
Ma vedere accomunato, in un certo senso, il sesso ed il consumo, lo shopping, mi ha stomacato.
Non dico che ogni scopata debba essere un atto d'amore o fatta con una persona che si ami, per carità. Ma dovrebbe sempre essere vissuta come uno slancio vitale, un momento di trasporto, una scelta consapevole.
Vedere invece che il messaggio lanciato fosse un po' di vivere l'acquisto di una maglietta nuova come fosse una scopata, e viceversa, l'ho trovato ribrezzante.
Perché il sesso, seppur svincolato dall'amore, non dovrebbe mai essere un mero atto di consumo. Una tacca da aggiungere alle altre. Questa è una visione totalmente scevra da ogni emancipazione. E' mero, gretto e disgustoso consumo.

Poi la mia amica ucraina era arrivata. E avevamo parlato d'altro. Non della maledetta però.

2 commenti:

  1. Che tristezza.
    Però è la pubblicità. L'anima del commercio insomma. Tira Sex&TheCity? Si può copiare il titolo e così via.
    Ormai viviamo in una società, dove mercificare il sesso è la norma. Non mi stupisco più ormai, anzi no, mi stupisco che la prostituzione non sia legale e patificata a qualunque altro lavoro.

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  2. Guarda a dirti il vero comincio a rispettare più certe prostitute che certe donne. e credimi io sono l'ANTI-moralista.

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