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mercoledì 12 gennaio 2011

L'amore è sopravvalutato




L'amore è sopravvalutato è una raccolta di undici racconti brevi di Brigitte Giraud.
Tutto ruoto intorno all'amore, anzi, alla mancanza dell'amore, la sua fine, la sua assenza, la sua autopsia.
Ma il tema, è, come suggerito dal titolo, tetro, cupo, macabro, triste. Di più: i racconti scorrono su uno sfondo di violenza, di mancanza di sentimenti, di dolore banale eppure atroce. Sono amori quotidiani che finiscono, storie che gli anni hanno logorato, persone ferite dalla vita che non riescono a ripartire. A cui manca lo slancio vitale, l'élan vital, necessario per un nuovo inizio.
Lo stile è minimalista, e si adatta perfettamente alla tematica trattata. Anzi: lo stile influisce sulla sostanza stessa dell'argomento.

11 sono i racconti, casualità?
Eppure 11 erano i minuti dell'atto sessuale in un vecchio (ed orrido) libro di Paulo Coelho, ed 11 erano le solitudini in un'altra struggente raccolta di racconti di Richard Yates.  Undici ovvero dieci più uno, quasi ad indicarci sin dall'inizio che non si arriverà ad una summa perfetta, complessiva e geometrica. Che non verranno fornite risposte e soluzioni. Undici è una provocazione contro le certezze (mancate) della vita quotidiana.

Infine, il titolo può apparire fuorviante. L'autrice non sopravvaluta mai l'amore. Prova ne è la devastazione sentimentale e le lacerazioni interne che vivono i suoi personaggi, proprio a causa della fine dell'amore stesso. Ciò che è sopravvalutato è forse il credere che l'amore sia eterno in quanto tale, che non possa morire. Purtroppo, e questo è uno dei drammi del testo, e delle vita, l'amore può terminare all'interno della metà di una coppia e non nell'altra metà. Anche se, forse, allora, non era amore.  Diceva un vecchio, banale e sottovalutato adagio: "L'amore è sempre eterno. Se non fosse eterno, non sarebbe amore."

"Certo per lui provi tenerezza. Pare si dica così quando non si ama più."
Una bella frase, che spiega molto. Che indica perché tanti rimangano insieme a dispetto della realtà, e tanti altri decidano invece (o lascino decidere) che le strade vadano separate, a dispetto della tranquillita. L'amore è più violento, ed incostante della tenerezza. Ed è una legge senza eccezioni. L'amore è la morte che si prepara ad aggredirti.

Il libro si lascia leggere, il tempo del viaggio su un treno regionale. In una mattina invernale, nella quale ancora non riesci a trovare spiegazioni per il fatto di costruire quotidianamente un altare al tuo vecchio amore. Malgrado lei se ne sia andata. Non certo sopravvalutandoti. Anzi.

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