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domenica 9 gennaio 2011

Danny the dog



Danny è stato allevato da un boss mafioso, senza cognizione del mondo e delle sue regole sociali. Viene infatti utilizzato come "cane", guardia del corpo e carne da macello per combattimenti clandestini. Un giorno, a causa di un incidente, viene raccolto da una nuova famiglia. Ma, non è facile lasciarsi alle spalle il proprio passato. Sopratutto quando suona alla porta.

Erano anni che canticchiavo un motivetto di Mozart senza conoscerne il nome. Sappiate che è la Sonata n. 11, l'ho scoperto vedendo il film. Se, tuttavia, già conoscete tutte le sonate di Mozart, o non ve ne curate particolarmente, allora, probabilmente, non avrete motivo di vedere questo film.
Inizia come un film d'azione, diventa un melo' drammatico, si tinge di thriller e chiude con happy end all'americana. Insomma: non è niente. C'è un po' tutto, ma messo male.  Sì, forse qualcuno troverà commovente che il ragazzo violento che vive al di fuori del contratto sociale, una volta ricevuto amore e conosciuta la musica, si converta in un adorabile ometto pieno di buoni sentimenti. Io, no. Se volete vedere qualcosa del genere allora basta comprare il DVD de "Il ragazzo Selvaggio", vecchio capolavoro di Truffaut.
Per Jet li e le sue acrobazie, c'è sempre tempo.

Voto 5/10

Ps:

Dio mio, che tristezza vedere Morgan Freeman in questi ruoli ridicoli.

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