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martedì 11 gennaio 2011

Alice - Messaggio



Tra migliaia di persone
sicure per fedeltà
dagli occhi come diamanti
che strano
dovevo cadere con te
davvero speravo
in qualcosa di meglio. 
[...]

C'è che nella mia vita no
non voglio padroni e con te
con te
voglio farla finita.


Ieri sera, una persona che non conosco, se non per via twitteriana, m'ha fatto sentire "Messaggio" di Alice.

Ora, scordiamoci del fatto che mia sorella m'abbia detto: "e che non la conosci Messaggio? E' 'na vita che va in giro, a cojone", e pensiamo solo che per me sia stata una scoperta.
Stamattina mentre mi facevo a piedi i Fori imperiali, (Roma è bella solo quando è vuota. E poi l'81 e il 60 non passano mai..) la stavo riascoltando. Preferivo concentrarmi sulla canzone piuttosto che pensare che stavo andando a sentire persone che mi avrebbero insegnato come ingannarne altre.

"Tra migliaia di persone sicure per fedeltà dagli occhi come diamanti che strano dovevo cadere con te"

Fedeltà.
E' logico, anzi dogmatico, che il primo tipo di fedeltà, all'interno di una coppia, sia quella sessuale. Non c'è coppia senza fedeltà sessuale. Non esiste. La coppia nasce per via della fedeltà sessuale.

Ma poi m'ero messo a pensare (sì, penso, lo so, fa male), che c'è anche un altro tipo di fedeltà. Quella alla coppia stessa. Al suo modo di fare, e di esistere. Alle sue abitudini. Al modo in cui è stata costruita.
No, non si tratta di fare l'elogio dell'immobilismo: si esce alle stesse ore, si scopa allo stesso modo, si bevono le stesse cose, si vedono le stesse persone, no.

Quando ho conosciuto la stronza vivevamo in Austria. Uscivamo insieme, il nostro divertici era bere tutta la sera al pub, raccontarci scemenze, chattare per ore, fino alle 3 di notte, scambiarci le poesie che ci avevano toccato, fare l'amore un po' qua e la, progettare ogni giorno cose nuove.
E così avevamo fatto anche in Brasile.

Poi la stronza, in Germania, era mutata antropologicamente. Era diventata qualcuno che non riconoscevo. E aveva tradito non me, ma la nostra coppia. Lentamente s'era tramutata in qualcun'altro.
Doveva conoscere persone nuove ogni giorno, altrimenti boh, si fermava il mondo.
Doveva andare a feste tutte le sere.
Doveva essere rude con me, senza motivo.
Doveva trovare un motivo per lamentarsi di me, a qualsiasi costo.
Doveva andare a ballare nelle sue merdose discoteche, ogni sabato.
E questo suo atteggiamento era tradire la nostra coppia. Era tradire ciò che eravamo. Era tradire le basi su cui si fondava il nostro rapporto. Era tradire il come ed il perché ci eravamo innamorati. Era uccidere lentamente la persona che avevo seguito per mezzo mondo, per la quale avevo mollato tutto. Era violentare tutti i giorni non solo la mia pazienza, ma le mie dannate arterie cardiache.

Si dirà: "e che ora perché si voleva divertire a qualche festa, stava facendo qualcosa di male?". Ma no, non è il problema di una festa, di una merda di discoteca o degli amici totalmente idioti che frequentava, con cui se ti andava bene potevi scambiare due parole sul calcio, come argomento culturale.
E' che aveva rinnegato il nostro modo di essere. Aveva rinnegato come eravamo.
Aveva rinnegato la nostra collinetta felice ed isolata, the city upon the hill, potrei dire per fare lo spocchiosetto merdoso che sono. Aveva rinnegato l'Hilmteich, ed i nostri posti segreti.
Aveva rinnegato il nostro modo di essere, il modo in cui eravamo diventati una coppia, che aveva anche retto a 12.000 km di distanza e rivoltato il mondo pur di stare vicina (anzi, l'avevo fatto IO, non noi).

Si tradiva in tanti e troppi modi.
Ma un giorno, mia amata oscura maledetta, l'avresti pagata.
No vabè, non credo.

Vai via dalla mia vita
basta
con te voglio farla finita
nella mia vita...

1 commento:

  1. Le relazioni, sono spesso falsate dalla parte di chi ama. Uno non fa un bilancio onesto mentre vive un'amore. Il bilancio lo si fa sempre dopo. Quando tutto è più chiaro e le diottrie iniziano a funzionare. Non a caso si dice: Credevo fosse amore, invece era un calesse. E già! Peccato che il calesse viene maturato dopo e non prima. Ma una volta che ci arrivi, passa l'idea che avevi di quella persona e misuri la reale entità di ciò che è. E il male passa.

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